Data pubblicazione: Nov 23, 2015 8:32:26 PM
Il melograno (o meglio il suo frutto, la melagrana) compare d’abitudine sulle nostre tavole nel periodo Natalizio. E’ molto gradevole, sia da masticare, sia gustandone il succo. Per il suo aspetto è molto utilizzato anche come decorazione, trasmettendo un senso di allegria e di festa! Il melograno (Punica granatum) appartiene alla famiglia delle Punicaceae, genere Punica, specie P. granatum. E’ originario dell’Asia, ma rapidamente venne diffuso anche in Europa e in America. L’etimologia del nome deriva dal latino e fa riferimento al suo aspetto: “mela con i semi” (malum granatum). La varietà più nota è la Wonderful, per le sue caratteristiche di gradevolezza. Si raccoglie verso fine ottobre quando ha raggiunto la maturazione. Il melograno presenta azione antiossidante ed antiinfiammatoria, sia la buccia che i semi che il succo hanno queste proprietà. Gli effetti benefici sono principalmente dovuti a polifenoli e acidi grassi, e in particolare all’acido ellagico e all’acido punicico. Alcuni studi indicano che possa contribuire anche a ridurre l’insulino resistenza, condizione spesso riscontrabile tra l’altro nei pazienti obesi.
Il frutto contiene circa 50 kcal per 100g, risultando un pochino più calorico e anche un pochino più zuccherino rispetto ad altri frutti del periodo autunno ed inverno. Ha un ottimo contenuto di fibra e pochissimi grassi. E’ una buona fonte di vitamina C, fosforo, potassio, magnesio e ferro.
Pertanto, è una buona abitudine introdurre qualche frutto di melograno ogni tanto sulle nostre tavole, anche come alternativa festosa e salutare ai frutti classici del periodo invernale. Un consiglio, per affrontare al meglio i primi freddi, una gustosa spremuta con metà succo di melagrana e metà succo di arancia, da provare!