Data pubblicazione: Apr 08, 2015 4:36:51 PM
E’ di questi giorni la notizia che l’Assemblea Nazionale Francese ha approvato un emendamento alla legge sulla riforma della sanità pubblica in cui si vietano le sfilate a modelle il cui indice di massa corporea (IMC o BMI) sia al di sotto di 18. Il mancato rispetto di tale norma potrà comportare fino a sei mesi di carcere e una multa di 75 mila euro. Un indice di massa corporea al di sotto del 18,5 è indicativo di uno stato di sottopeso che può pertanto rappresentare un rischio per la salute. Tanto più questo parametro diminuisce tanto più ci si espone al rischio fino ad arrivare a stati di magrezza severa che possono portare anche alla morte.
E’ incoraggiante vedere come finalmente certe iniziative partano dallo Stato, e pertanto siano destinate ad arrivare a sensibilizzare l’opinione pubblica su situazioni di salute importanti spesso prese in reale considerazione solamente dagli “addetti ai lavori”. Una giovane ragazza, spesso in fase adolescenziale, è un bersaglio altamente vulnerabile, e proporre modelli basati sull’esasperazione dell’immagine corporea possono avere conseguenza devastanti e difficilissime da gestire. Un corpo drasticamente magro non può e non deve rappresentare un modello da seguire e non è accettabile che passi il messaggio che lo stato di grave sottopeso rappresenti la” normalità “per poter intraprendere alcune professioni, come la modella appunto.
Che la Francia, dopo Israele, abbia deciso di normare per legge questo aspetto, soprattutto nel campo della moda, che viene preso ad esempio ed emulazione da molte ragazze, è un grosso passo avanti contro stereotipi e falsi miti e soprattutto verso una maggiore consapevolezza del proprio stato di salute. Se proprio dobbiamo fornire dei modelli di riferimento, forse sarebbe il caso di proporre modelle normopeso che si mantengono tali alimentandosi in modo sano e corretto e conducendo uno stile di vita adeguato comprendente regolare attività fisica !