Data pubblicazione: Apr 19, 2016 7:42:57 PM
Venerdì scorso, la presidentessa dell’associazione Nutrimente, la dott.ssa Sara Bertelli, è intervenuta al TG4 nel servizio “nuove ossessioni: quando mangiar sano diventa una malattia” per parlare di ortoressia. Da un’indagine promossa da Nutrimente su circa 1200 italiani di età compresa tra i 18 e i 65 anni sarebbero oltre 3 milioni gli italiani con disturbi del comportamento alimentare, e di questi circa il 15% soffrirebbe di ortoressia, con una netta prevalenza degli uomini e con al primo posto Milano tra le città più colpite. L’ortoressia è un disturbo di tipo ossessivo-compulsivo in cui il soggetto è fissato sulla qualità e la genuinità del cibo (più che sulla quantità ingerita tipica dell’Anoressia e della Bulimia) e sul suo effetto “purificatore”. Comportamenti tipici dei soggetti che soffrono di ortoressia sono il dedicare diverse ore al giorno a pensare al cibo, selezionare il cibo per i benefici sulla propria salute e non per il proprio gusto, sentirsi in colpa qualora non si riesca a rispettare la dieta autodeterminata. Tipicamente l’ortoressico non si ritiene “malato”, anzi si sente dotato di un ottimo autocontrollo e in grado di scegliersi un’alimentazione superiore a quella degli altri, ma di fatto sviluppa una fobia per il cibo che lo porta a seguire una dieta molto restrittiva e all’isolamento sociale.
Il soggetto affetto da ortoressia non è quindi facile da identificare e da aiutare. Nutrimente e la dott.ssa Bertelli hanno quindi giustamente portato all’attenzione questa “nuova” patologia ancora poco nota ma sempre più frequente e che può essere affrontata con un lavoro di equipe tra medico, psicoterapeuta e dietista che insieme aiutino il paziente nel suo percorso rieducativo sia da un punto di vista psicologico che in termini alimentari.