Data pubblicazione: Jun 22, 2013 8:14:24 PM
L’associazione Italiana Celiachia –Aic denuncia il declassamento da parte del Parlamento Europeo dei celiaci dai gruppi di consumatori da tutelare rispetto alle loro esigenze nutrizionali.Il rischio è che i 135.000 italiani che soffrono di celiachia e che hanno come unica terapia una dieta priva di glutine siano svantaggiati dal consumo ingiustificato dei prodotti senza glutine da parte di chi non ne ha bisogno.
Sono più di 600.000 infatti le famiglie italiane che consumano tali prodotti solo perché di moda, perché ritenuti migliori o a seguito di una auto diagnosi di intolleranza o sensibilità al glutine (quando invece la celiachia è una patologia autoimmune, con precisi criteri diagnostici). L’utilizzo è ingiustificato non essendo tali alimenti ne più sani ne più leggeri o addirittura dimagranti come erroneamente molti credono, ma anzi possono impedire di diagnosticare adeguatamente casi di vera celiachia. Tutto ciò peraltro con notevoli costi per il portafoglio.
D’altra parte in Italia vi sono molte persone affette da celiachia alle quali non è ancora stata posta diagnosi.
Anche per loro un’alimentazione senza glutine non suffragata da precedenti accertamenti medico scientifici rischia di non consentire la successiva diagnosi della patologia compromettendo la salute e non consentendo di accedere fra l’altro al supporto economico previsto dal Servizio Sanitario Nazionale.